Tour de France 2018, Groenewegen gongola: “Orgoglioso di me stesso e della squadra”

È un Dylan Groenewegen rinato quello che ha dominato le ultime due volate del Tour de France 2018. Dopo un avvio in sordina la ruota veloce della LottoNL-Jumbo si è rifatta con gli interessi, dominando lo sprint di Chartres e ripetendosi oggi nel convulso finale che lo ha decretato vincitore ad Amiens. Rimasto al coperto fino agli ultimi 200 metri, l’olandese ha approfittato della lunga progressione di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) uscendo agevolmente dalla scia del Campione del Mondo e restando ben lontano dalle scaramucce tra André Greipel (Lotto Soudal) e Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), costate successivamente ad entrambi il declassamento agli ultimi posti della classifica del primo gruppo.

Per il 25enne di Amsterdam è maturato così il terzo acuto in carriera nella Grande Boucle dopo quello ottenuto un anno fa sul prestigioso traguardo degli Champs-Élysées: “Le mie gambe migliorano giorno dopo giorno e oggi mi sentivo davvero benissimo. Anche se abbiamo perso per strada Timo Roosen a causa di un incidente, i miei compagni sono riusciti a posizionarmi sulla ruota di Greipel. Era la scelta giusta da fare. Sono orgoglioso della squadra e di me stesso“.

Groenewegen ha così spiegato la metamorfosi delle ultime 24 ore: “Avevo ottime gambe anche nei primi due giorni di corsa, ma forse ho pagato gli sforzi fatti ai Campionati Nazionali dei Paesi Bassi perché lì la corsa è stata davvero molto dura. Però sto migliorando continuamente da allora. Adesso mi piacerebbe ripetermi a Parigi, ma quel traguardo è molto lontano. Domani ci attende una tappa impegnativa sul pavè e la concentrazione è rivolta a quella”.

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